Raffaello Cortina
UNA PARITà AMBIGUA Costituzione e diritti delle donne
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Autore: D'AMICO Marilisa
Editore: Raffaello Cortina
Collana: Saggi
Numero di pagine: 346
ISBN: 9788832852691
Data di pubblicazione: 11/2020
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Descrizione:
“Nasce finalmente una democrazia di donne e di uomini”: così Teresa Mattei, la più giovane costituente italiana, celebrava l’approvazione del principio di eguaglianza nella Costituzione. Ma oggi è davvero così?
Marilisa D’Amico ripercorre le tappe del cammino per raggiungere la parità nel nostro Stato costituzionale, muovendo dalle origini antichissime degli stereotipi di genere che ancora ostacolano l’eguaglianza e danno vita a una “parità ambigua”.
Questa ambiguità si riflette nei molti temi affrontati dall’autrice: i diritti riproduttivi, lo squilibrio di genere ai vertici delle istituzioni, la difficoltà di conciliare il tempo dedicato alla famiglia e al lavoro, l’odio sessista, il dramma della violenza di genere. L’attenzione si sposta infine sull’emergenza sanitaria attuale, che moltiplica le fragilità e amplifica le discriminazioni.
Il libro si rivolge a tutti i lettori, nella convinzione che la “democrazia paritaria” sia una conquista non solo per le donne ma per la società intera e nella consapevolezza che il cambiamento debba essere soprattutto culturale e che il diritto possa solo introdurre strumenti che lo facilitino.
Marilisa D’Amico ripercorre le tappe del cammino per raggiungere la parità nel nostro Stato costituzionale, muovendo dalle origini antichissime degli stereotipi di genere che ancora ostacolano l’eguaglianza e danno vita a una “parità ambigua”.
Questa ambiguità si riflette nei molti temi affrontati dall’autrice: i diritti riproduttivi, lo squilibrio di genere ai vertici delle istituzioni, la difficoltà di conciliare il tempo dedicato alla famiglia e al lavoro, l’odio sessista, il dramma della violenza di genere. L’attenzione si sposta infine sull’emergenza sanitaria attuale, che moltiplica le fragilità e amplifica le discriminazioni.
Il libro si rivolge a tutti i lettori, nella convinzione che la “democrazia paritaria” sia una conquista non solo per le donne ma per la società intera e nella consapevolezza che il cambiamento debba essere soprattutto culturale e che il diritto possa solo introdurre strumenti che lo facilitino.